Bruno Oddenino, ospite dei Venerdì della Fondazione Uspidalet l’otto ottobre all’Auditorium Pittaluga di Palazzo Cuttica ad Alessandria, è un musicista, compositore e musicoterapeuta.
“Anche quando parliamo, noi cantiamo, emettiamo una melodia, una vibrazione che parla, che dice cose di noi” – racconta Oddenino – “bisogna saperla individuare ed utilizzare quella vibrazione per la cura” Non stupisce dunque che il titolo del suo intervento sarà: Il suono che “Informa”: suoni e colori per armonizzare l’essere.
Un suono – per Bruno Oddenino – può arrivare molto in profondità, entrare in relazione con l’essere umano, attivare dei recettori neurologici che se stimolati, aprono dei collegamenti.
Non si parla di una medicina, ma di un trattamento vibrazionale che è in grado di fare da sostegno come cura, anche a persone che stanno facendo trattamenti pesanti.
Del resto chi potrebbe negare l’effetto che hanno su di noi alcune musiche; ci rendono felici, tristi, sono anche in grado di scatenare la nostra memoria, così come il profumo provocato dalla madeleine evocava i ricordi di Proust.
Ognuno di noi – per Oddenino – ha una nota dell’anima, che è la frequenza di base della nostra vita, quella che ci permette di vivere in armonia e con gioia. A volte quella nota la perdiamo per strada. “Si può recuperare” – afferma Bruno Oddenino. L’efficacia di questa terapia vibrazionale è stata provata anche sulle cellule staminali.