Carola Barbero, ospite dei Venerdì della Fondazione il 24 settembre prossimo a Villa Guerci, è una filosofa del linguaggio che insegna all’Università di Torino. Le parole dono e cura in lei risuonano con particolari accezioni:
”Ho aderito con entusiasmo a questa iniziativa perché so che la Fondazione Uspidalet ha come scopo quello di sensibilizzare le persone alla donazione, ed io in questo percepisco non solo una dimensione di generosità, ma anche una consapevolezza della realtà.
Non siamo delle monadi – dice la professoressa Barbero – ossia non siamo unità di base a sé , donare è un’azione che si fa non per placare un senso di colpa, bensì per agire su una realtà come ad esempio quella degli ospedali alessandrini, che va supportata proprio perché è un dono che facciamo per la cura della nostra salute e per quella delle persone che ci circondano . Ecco perché – sostiene la professoressa dell’Università di Torino – ho pensato che il mio intervento di venerdì 24 settembre sarà sulla libertà della consapevolezza, perché è solo nella comprensione degli altri, nella visione degli altri che vivono intorno a noi , che siamo liberi. E questo concetto di rispetto, di attenzione di kantiana memoria, diventa così una medicina dell’animo che al pari del corpo, ha bisogno di cura”