Il signor Francesco e una dedica dal lontano 1966

Il signor Francesco e una dedica dal lontano 1966

La storia di papà Francesco e della piccola Stella, scomparsa tanti anni fa ma mai dimenticata.

signor francesco

Qui in Fondazione Uspidalet spesso ci capita di sentire storie di papà e mamme che, a volte dopo lunghe degenze e difficoltà che oggi si superano soltanto grazie ai progressi compiuti in campo medico-scientifico, hanno avuto la fortuna di vedere i loro bimbi guarire e ricominciare a stare bene, di poterli riportare a casa dall’ospedale per riprendere una vita normale in famiglia.

La storia di Francesco e Stella

Non sempre, però, le storie che ci raccontate hanno avuto un lieto fine: oggi infatti abbiamo conosciuto il signor Francesco e abbiamo ascoltato la brutta vicenda che lo ha colpito tanti anni fa. Sua figlia Stella, una bimba di soli quattro anni, si è improvvisamente ammalata e se n’è andata in pochi giorni senza che i medici riuscissero a far nulla per salvarla.

Da quel terribile giorno del lontano 1966 sono passati ben più di cinquant’anni, un lungo periodo durante il quale il signor Francesco non ha mai smesso di pensare alla tragedia che lo ha colpito e a come sarebbero andate le cose se tutto ciò fosse capitato non negli anni ‘60 ma ai giorni nostri: probabilmente oggi i medici avrebbero potuto diagnosticare facilmente la patologia di Stella e iniziare subito le giuste terapie, per scongiurare il peggio.

Ciononostante il signor Francesco, pur convivendo con il dolore dell’incolmabile assenza di una figlia, non ha mai smesso di credere nelle capacità dei medici dei nostri ospedali alessandrini.

Francesco ha quasi novant’anni, gode di ottima salute e di una solida, lucida memoria. Ascoltarlo raccontare la sua storia è davvero un piacere: di recente ha subito un piccolo intervento all’ospedale Civile di Alessandria, non si trattava che di un’operazione chirurgica di routine e Francesco l’ha superata senza alcun problema.

“Questo mi ha fatto pensare alla medicina” ci racconta “ai progressi che ha fatto da quando la mia Stella se n’è andata e così mi sono messo a pensare a cosa potevo fare per dare anch’io una mano all’ospedale. Ho chiesto all’altro mio figlio di fare una ricerca sugli enti di Alessandria che si occupano prevalentemente di bambini malati e così ho scoperto la Fondazione Uspidalet”.

Il racconto continua e Francesco ci confessa di non aver mai donato nulla ad alcun ente benefico prima d’ora, ma è fortemente convinto che darci il suo supporto sia la scelta più giusta da fare.

“Avete trovato il modo giusto per essere d’aiuto ai bambini che hanno bisogno di cure. Questo è un piccolo aiuto da parte mia”.

La donazione di Francesco, però, è tutt’altro che piccola. Lui, nella sua eccezionale umiltà, è convinto del contrario e ci ha chiesto di non rivelarne l’importo. Rispetteremo la sua volontà, aggiungendo a questa vicenda un pensiero che accomuna tutti noi di Fondazione Uspidalet: la somma di denaro che ognuno decide di donare è una scelta che si basa sulla propria disponibilità economica e dunque ai nostri occhi qualsiasi cifra donata, anche un solo euro, è uguale alle altre.
Dagli anni ‘60 a oggi la medicina è cambiata radicalmente grazie ai progressi della tecnologia e alla ricerca scientifica: lo sappiamo bene noi, come lo sa il signor Francesco che conserva nel cuore il ricordo della figlia Stella e che nonostante tutto non ha mai smesso di sperare in un futuro sempre migliore.
Grazie per questa storia, signor Francesco: da oggi in poi anche noi di Fondazione Uspidalet non potremo più dimenticare la piccola Stella.