Il bioimpedenziometro (BIVA) è uno strumento che permette di analizzare in maniera rapida, affidabile e per nulla invasiva, la composizione corporea dei soggetti, ovvero quantifica la massa magra, la massa grassa e lo stato di idratazione di una persona.
E’ uno strumento fondamentale per seguire i dializzati. La dialisi è un trattamento depurativo volto a sostituire la funzione renale andata perduta (il cosiddetto “rene artificiale”). La perdita della funzione renale comporta la perdita progressiva sia della capacità del rene di eliminare scorie e tossine, sia della capacità di eliminare l’eccesso di liquidi: in parole povere, in tempi variabili, spesso il paziente giunge a non urinare più nulla o quasi nulla. In assenza di diuresi, tutti i liquidi assunti nelle 48-72 ore di intervallo tra una dialisi e l’altra si accumulano nell’organismo, con rischio di sovraccarico e di aumentata mortalità per tutti coloro che non riescano a governare a sufficienza il senso di sete e a moderarne il consumo.
Il peso del paziente, controllato regolarmente a ogni inizio e fine dialisi, dovrebbe fornire indicazioni abbastanza attendibili sulla quantità di liquidi assunta tra la fine di una seduta dialitica e l’inizio della successiva e quindi sull’entità dei liquidi da sottrarre durante la seduta dialitica stessa al fine di portare il paziente al proprio cosiddetto peso secco.