Grazie alla TAC intraoperatoria, il nuovo sistema di imaging 3-D nelle procedure chirurgiche è in grado di generare un’ immagine intraoperatoria multidimensionale di elevata qualità; questo sistema infatti acquisisce immagini 2-D e 3-D e visioni multipiano che consentono di migliorare il processo clinico-decisionale del neurochirurgo.
Il chirurgo, che naviga con l'aiuto di una guida simile a un GPS, raggiunge l'area del cervello in modo più semplice e soprattutto riduce le complicazioni post operatorie. nel paziente.
Le immagini intraoperatorie acquisite forniscono un sicuro supporto ed una guida per il chirurgo durante la procedura, minimizzando il rischio di lesione alle strutture nervose e ai vasi sanguigni non visibili. La nuova tecnologia potrà essere utilizzata con efficacia in fase pre operatoria, operatoria e post operatoria:
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può essere impiegata in alternativa alla TC o alla radiografia tradizionale;
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consente di effettuare una verifica dell’accuratezza del posizionamento degli impianti al termine della procedura chirurgica, prima di terminare l’intervento, offrendo l’opportunità di revisionare eventuali problemi.
L’utilizzo di questa nuova tecnologia consente di ridurre il livello di esposizione del paziente e del personale di sala operatoria alle radiazioni ionizzanti. I risultati del registro europeo mostrano come l’utilizzo di questo sistema consenta di ridurre di circa il 50% l’esposizione a queste radiazioni.
Il nuovo sistema consente di ridurre significativamente la durata complessiva della procedura chirurgica: tale risorsa permette inoltre di ampliare e rendere migliori procedure come le biopsie e soprattutto la neurochirurgia funzionale (chirurgia da sveglio awake surgery, chirurgia con neurostimolazioni corticali e profonde, chirurgia del Parkinson ecc).
Tutto questo rende tale strumento ideale e necessario per vari progetti di ricerca nell’ambito delle Neuroscienze.
